di Enrico Campofreda
Genialità e follia non sono antitetici, anzi. Possono camminare al fianco, convivere nella stessa persona e stupire chi divide gli individui in rigide categorie. Madden sull’argomento narra una storia dolente e affascinante incentrata sul rapporto affettivo fra la ventisettenne Catherine e il proprio geniale matematico padre (Robert) affetto da una progressiva forma di pazzia. La ragazza dedica anni della propria vita al genitore malato, che pur affermato e (…)
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Enrico Campofreda
Articoli
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PROOF
7 settembre 2005 par (Open-Publishing)
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CINDERELLA MAN
6 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Cosa può scaturire da un film sulla boxe soprattutto se hollywoodiano? Populismo e anche retorica. Ma questa pellicola è la fiction d’una storia reale certamente più “Toro scatenato” che Rocky Balboa. Dunque i personaggi profumano di verità, dura, amarissima come quella che oggi parla delle migliaia di morti in Louisiana e che ai tempi della Grande Depressione mise in ginocchio milioni di persone, affamandole, uccidendole. Così Crowe imita Clooney recitando e (…) -
GABRIELLE
6 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Qual è la causa d’un tradimento? La fine d’un amore, certo. Ma nel romanzo “Il ritorno” di Conrad che ha ispirato la tragedia in costume di Chéreau ambientata in una Parigi da Belle Epoque, a quella rivelata conclusione s’aggiunge l’accusa al partner d’una totale, reiterata incomprensione che ha congelato la coppia in un asfittico sopravvivere. E’ quanto Jean Hervey apprende drammaticamente dalla consorte Gabrielle, che un pomeriggio lascia la casa coniugale (…) -
ESPELHLO MAGICO
5 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
In quasi un secolo di vita il maestro de Oliveira ne ha viste talmente tante che il suo sguardo fa da “magico specchio” ai vizi del mondo. Nell’obiettivo del suo ultimo lavoro finiscono le contraddizioni d’un universo umano variegato e ambiguo. Lui si diverte a esporle giocando con l’immagine che, nei meravigliosi e freddi blu dei crepuscoli trova i vuoti esistenziali dell’aristocratica donna Alfreda, nei momenti solari la concretezza che umili come Luciano e (…) -
LES AMANTS REGULIERS
5 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Ce n’est plus qu’un début, non può esserlo perché non si continua a combattere. E’ sopravvenuto il sonno anche per i giusti come il sessantottino François, ma l’omaggio al desiderio di rivoluzione offerta da Philippe Garrel è un atto d’amore verso un evento che fu politico e pubblico. Così suo figlio Louis, che nella pellicola veste i panni di quello che furono e fecero papà e coloro che innalzavano le barricate a Boul’ Mich, è molto più che il sognatorino dai soli (…) -
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK
4 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda inviato a Venezia
Non c’è bisogno dell’etichetta di giornalista, basta essere spettatori normali e non dopati di quel tubo catodico divenuto l’ossessione del nostro sistema per comprendere la lezione che c’è dietro la storia narrata dal film prodotto e interpretato da George Clooney. L’attore-regista spopola nella passerella del Lido come la star che eccita la fantasia di teen agers e mature signore ma sceglie un argomento politico, coraggioso, attualissimo.
Il film (…) -
LA GUERRA DI MARIO
31 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Torna al suo genere migliore Antonio Capuano, quello dell’infanzia e dell’adolescenza offese dal devastato ambiente d’origine. Come in “Pianese Nunzio 14 anni a maggio” il regista partenopeo racconta un’altra storia di ragazzi resi difficili da famiglie, vicende, luoghi che non preservano la purezza dell’età.
Eppure Mario, protagonista di quest’eccellente lavoro dove spicca un’appassionata interpretazione materna di Valeria Golino, un suo mondo fantastico ce l’ha. Ma (…) -
24 giugno 1974 “Il vero fascismo e quindi il vero antifascismo” (sul Corsera col titolo “Il Potere senza volto)
30 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
“Che cos’è la cultura d’una nazione ? Correttamente si crede che sia la cultura degli scienziati, dei politici, dei professori, dell’intelligencija. Invece non è così. Non è la cultura della classe dominante né di quella dominata. La cultura di una nazione è l’insieme di tutte queste culture di classe: è la media di esse. Per molti secoli in Italia, queste culture sono state distinguibili anche se storicamente unificate. Oggi una specie di Avvento realizza il sogno (…) -
14 novembre 1974. Il romanzo delle stragi (sul Corsera “Che cos’è questo golpe?”)
24 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Dopo le polemiche sostenute con le componenti più feroci e volgari del suo stesso Partito, rinfocolate da quel campione della rozzezza politica che fu Maurizio Ferrara, Pasolini parla fuori dai denti da intellettuale e anche da “militante”. Riconosce al Pci un’importanza nella difesa delle istituzioni democratiche italiane ma ne denuncia anche timori e lassezze.
Il suo atto d’accusa nei confronti della Democrazia Cristiana, che insieme alla Cia sta giostrando lo (…) -
11 luglio 1974 “Ampliamento del ‹bozzetto› sulla rivoluzione antropologica in Italia”
19 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
(sul ‹‹Mondo››, intervista a cura di Guido Vergani)
«Noi intellettuali tendiamo sempre a identificare la “cultura” con la nostra cultura: quindi la morale con la nostra morale e l’ideologia con la nostra ideologia. Questo significa:
1) che non usiamo la parola “cultura” in senso scientifico, 2) che esprimiamo, con questo, un certo insopprimibile razzismo verso coloro che vivono, appunto, un’altra cultura.
Per la verità, data la mia esistenza e i miei studi, io (…)